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Quali sono le criticità che attraversano i servizi educativi oggi, nell'epoca della crisi dell'educativo? Di quale ordine e densità sono le difficoltà affrontate dagli operatori educativi per rispondere a un mandato sempre più rarefatto, impalpabile e di difficile definizione? Come è possibile prendersi cura della crescita del processo educativo interno alla cultura di un servizio dalla prospettiva di un consulente che lavora, come figura di secondo livello, per sostenere gli educatori nel dare forma ai pensieri e ai significati che emergono dalla materialità del lavoro sul campo? Il testo affronta il tema della consulenza nella prospettiva di dispositivo di cura, formazione e ricerca utile a promuovere nei servizi educativi e nei contesti di lavoro d'équipe una consapevolezza del proprio mandato e una valorizzazione della propria cultura interna. Attraverso un approccio trans-disciplinare che fa dialogare lo sguardo organizzativo con quello pedagogico e psicoanalitico, il testo indaga la complessità del ruolo consulenziale chiamato a pensare insieme i livelli in cui si declina il mandato di un servizio educativo. Il libro intende porsi anche come testimonianza incarnata di una pratica di lavoro consulenziale a contatto con i bisogni che nascono nel rapporto con i servizi e con le loro domande di cura. Un consulente pedagogico formato a una sensibilità psicoanalitica è in grado di comprendere e di dipanare l'intreccio tra il piano razionale dell'organizzazione e quello più immateriale.